Sorelle dei Poveri

A questo punto è importante sottolineare il senso dell’inserimento di una comunità religiosa in un quartiere e in una parrocchia. Secondo il Concilio Vaticano II “le famiglie religiose sono una ricchezza della Chiesa”. Sono persone chiamate a seguire il Signore attraverso i consigli evangelici di carità, povertà ed obbedienza. Dice ancora il documento conciliare Lumen Gentium al n.44 che: “poiché, infatti, il popolo di Dio non ha qui città permanente, ma va in cerca della futura, lo stato religioso, il quale rende più liberi i suoi seguaci dalle cure terrene, meglio anche manifesta a tutti i credenti i beni celesti già presenti in questo mondo, meglio testimonia la vita nuova ed eterna, acquistata dalla redenzione di Cristo e meglio preannuncia la futura resurrezione e la gloria del Regno Celeste”. Ma i religiosi non sono estranei alla comunità umana anzi, proprio per i voti che professano sono resi più aperti e sensibili alle necessità dei fratelli. La comunità religiosa, all’interno di una parrocchia, può essere considerata come la lampada posta sul candelabro, la città costruita sul monte. Bella e anche un’intuizione del nostro card.Pappalardo 0309j52b (2) rnella lettera alle Sorelle di Vita Consacrata del 18 Giugno 1992: “come le donne al sepolcro di Cristo, dovete essere voi le più pronte all’annuncio della sua resurrezione. Evitate di chiudervi tra le mura serene della vostra casa religiosa, mentre il mondo attende la Parola della salvezza. Uscite, andate, predicate, la vostra comune Celebrazione Eucaristica sia fonte e il punto di arrivo di tutta la vostra vita missionaria… la vostra azione missionaria sia instancabile e particolarmente rivolta ai più emarginati, ai più soli, ai più bisognosi.“. Una comunità religiosa ha il compito quindi di una incarnazione del Verbo nella storia degli uomini.

Chi sono dunque le sorelle dei poveri?
Appartengono alla congregazione fondata da Savina Petrilli che nasce a Siena il 29 Agosto 1851 in una famiglia cristiana. Nel 1873 insieme a 3 compagne inizia la famiglia delle sorelle dei poveri di Santa Caterina da Siena per dedicare le migliori energia all’umanità sofferente. Savina vive l’esperienza forte di sponsalità e assimilazione a Cristo Sacerdote e Adoratore del Padre, fino al totale abbandono di sé. Ha un gran cuore di donna e di madre. Spalanca le sue braccia alle necessità emergenti delle terre lontane in Brasile e in Argentina fin dal 1903. Oggi vive nelle sue figlie estendendo il Regno di Dio anche in India, Stati Uniti, Filippine, Paraguay e Palermo.

Attraverso loro, le Sorelle dei Poveri, Savina continua ad annunciare la nuova ed affascinante notizia che Dio ama con tenerezza materna ogni uomo bisognoso di attenzione e di speranza.

E’ stata beatificata a Roma da Giovanni Paolo II il 24 Aprile 1988.